Le aziende italiane che, per varie motivazioni, hanno
deciso di non abbandonare la Russia stanno andando incontro, sono al
centro di critiche, anche pesanti, sui social network. Una situazione
tutto sommato logica che i comunicatori avevano messo in preventivo.

Meno scontato il fatto che sia Linkedin il social network dove i
commenti sono più aggressivi. Linkedin, infatti, è percepito come una
piattaforma business e professional per dirla in inglese. Il fatto che
sia teatro di attacchi frontali preoccupa i manager aziendali.

Facebook, Instagram e per certi versi anche Twitter sono considerati
social più “urlati” anche ai limiti dell’insulto, mentre su Linkedin si
usano toni generalmente più paludati e moderati. Il commento su Linkedin
è dunque frutto di un ragionamento più profondo e non della rabbia o
dell’isteria del momento. E come tale potrebbe generare un danno più
profondo dal punto di vista reputazionale.